Come ti possiamo aiutare?

Il Comitato degli Italiani all’Estero è a disposizione per offrire ascolto, informazioni e orientamento a tutti i connazionali che necessitino di aiuto.
Contattaci, saremo felici di risponderti.

Famiglia

Unioni civili italiane, Pacs francese, matrimonio tra italiani o persone di diversa nazionalità e nascita dei figli: scopri le informazioni utili legate al tema della famiglia e della parentalità.
Attenzione: quando ti rivolgi al Consolato per delle pratiche, verifica che nel tuo profilo FAST-IT e su @Prenotami ci siano indirizzo e stato civile corretti!

avere un figlio in Francia
Quanto dura il congedo maternità?

Nel caso di una dipendente del settore privato, per un primo o un secondo figlio, al di fuori di un parto gemellare, il congedo maternità dura 16 settimane.

Nel caso di un parto gemellare o a partire dal terzo figlio, il congedo maternità dura 26 settimane

Ed il congedo paternità?

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Quanto dura il congedo paternità?

Dal 1 luglio 2021, il congedo paternità è stato allungato. Oggi ha una durata di 28 giorni, di cui 7 sono obbligatori. I papà possono decidere se richiedere l’integralità del periodo oppure spezzettarlo in più periodi.

Ed il congedo maternità?

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Esistono forme di sostegno per i neogenitori?

Diventare genitori non è una passeggiata ed alcune associazioni francesi possono venirti incontro per sostenere i neogenitori. LAfad Paris e Familles et Cité, associazioni certificate che si occupano di assistenza alla persona, propongono dei servizi a domicilio quali pulizie, spesa e cucina per i neogenitori a tariffe prese a carico dalla CAF al 50%.

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Il mio congedo maternità sta per finire, come posso ottenere il congedo parentale?

Per ottenere il congedo parentale, ovvero una sorta di aspettativa dal lavoro, alla fine del tuo congedo maternità, dovrai informare in tempo il tuo datore di lavoro e, contemporaneamente, fare richiesta alla CAF della PreParE. Si tratta di un sussidio di poco più di 400 euro, versato mensilmente al genitore che decide di occuparsi del o dei bebè. 

Durante questo tempo, il datore di lavoro, dovrà congelare il tuo contratto. Il sussidio può essere accordato sino all’ingresso a scuola del bebè, avendo una durata di circa tre anni. Potrai richiederlo per un tempo minore, per esempio sei mesi e decidere di rinnovarlo di volta in volta, confermando un mese prima della sua fine la volontà di proseguire, pena la fine. 

Hai un’altra opzione. Puoi tornare a lavoro con un tempo ridotto. E anche in questo caso, oltre ad informare preventivamente il tuo datore di lavoro, dovrai fare la richiesta della PreParE. 

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Torno a lavoro. Cosa scelgo tra crèche e assistante maternelle?

Scegliere non è sempre facile. Tuttavia, è fortemente suggerito intraprendere entrambi i percorsi per assicurarsi di avere un mode de garde assicurato. Non sempre è facile trovare un’assistante maternelle disponibile, né ottenere un posto in crèche. In questo caso, rivolgersi al Guichet Famille della propria Mairie di residenza è il primo passo da fare per avere informazioni sull’offerta di entrambe le soluzioni all’interno del vostro quartiere. Tuttavia, occorre tenere a mente che esiste un’altra soluzione.

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Come faccio la richiesta per la crèche?

Le crèches sono gli asili nido che accolgono i bambini dai tre mesi fino al loro ingresso alla scuola dell’obbligo. La prima cosa che dovrai sapere è che esistono tre tipi di crèche. Quelle municipali, quelle private e quelle associative.

Per le crèches municipali dovrai rivolgerti al guichet familles della Mairie della tua residenza, facendo richiesta del posto in crèche durante la gravidanza. Talvolta, le Mairies creano dei partenariati con le crèche private, ottenendo dei posti da attribuire.  In base alle numerose richieste, alcune Mairie iniziano a collezionare le richieste dal quarto o dal sesto mese di gravidanza. Una volta inviato il dossier, occorre aspettare la risposta della commissione. Il suggerimento è quello di aggiungere una lettera di presentazione, indirizzata all’Élu(e) à la Petite Enfance in cui racconti le difficoltà del tuo nucleo familiare sulla gestione del bebè. A quel punto, occorrerà aspettare la risposta della commissione che deciderà se attribuire o meno il posto. 

Per le crèches private, puoi contattarle direttamente oppure fare appello al contrat crèche entreprise. Si tratta di un benefit offerto dal datore di lavoro al neogenitore impiegato all’interno della rete delle crèches che hanno un accordo con l’azienda stessa.  Se uno dei due genitori ne beneficia, significa poter ottenere in modo sicuro un posto in crèche, in qualunque momento. 
Le crèches associative o parentali hanno un funzionamento differente. Spesso si accede essendo reclutati da altri genitori i cui figli frequentano la struttura. Le crèches sono piccole ed il loro funzionamento prevede la presenza a turno dei genitori a sostegno del funzionamento della crèche. Vi verrà chiesto di svolgere dei piccoli compiti, come occuparvi del bucato, per esempio, essendo presenti sul posto.

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Esistono altre forme di collettività?

Sì, se vuoi che il tuo bebè cresca all’interno di una collettività, potrai ricorrere ad altre opzioni, quali le haltes garderies. Contrariamente alle crèches che prevedono un’accoglienza più duratura, le haltes garderies propongono un’accoglienza a tempo parziale e su alcuni giorni a settimana. Per esempio, potrai fare richiesta di quattro mezze giornate o di due giorni a settimana. Per accedervi, dovrai contattare il guichet famille della tua mairie di residenza che ti illustrerà le strutture presenti nel quartiere e le modalità di richiesta. 

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Come posso trovare un’assistante maternelle?

Le assistantes maternelles / gli assistants maternels sono delle/dei professioniste/i certificate/i che ospitano dei bambini di età prescolare all’interno delle loro abitazioni. In un certo senso si propone una soluzione in micro-collettività, in quanto sono abilitate ad accogliere fino a quattro bambini contemporaneamente. Per entrare in contatto con loro potrete rivolgervi alla RAM (Réseau des Assistantes Maternelles della vostra Mairie), al guichet familles della vostra Mairie o ancora alla PMI del vostro quartiere/comune per ottenere la lista delle professioniste presenti nei pressi di casa vostra. Se trovaste la professionista che fa per voi, dovrete farle un contratto e versarle lo stipendio tramite Pajeemploi. In questo caso sono molto importanti le reti informali e gl incontri nei luoghi aggregativi – per esempio parchi, biblioteche, eventi organizzati dalle Mairie.

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Ho un bebè quali attività possiamo fare insieme?

A Parigi, in numerosi arrondissements, esistono les Maisons Vertes. Si tratta di luoghi adibiti per permettere ai bambini di giocare sotto l’occhio responsabile dei genitori e di personale qualificato, quali psicologi, educatori e psicomotricisti, con i quali poter scambiare.  

matrimonio in Francia
Voglio sposarmi in Francia. Cosa Fare?

Per prima cosa, dovrai rispettare il criterio fondamentale. Per sposarsi è necessario essere maggiorenni, ovvero avere almeno 18 anni. E se desideri contrarre matrimonio in Francia, dal momento che risiedi in questo paese, dovrai essere regolarmente iscritto/a all’A.I.R.E.

Documenti

Come in Italia, per poter contrarre matrimonio in Francia occorre produrre diversi documenti. Questi sono: 

  • Carta identità o passaporto in corso di validità;
  • Certificato di domicilio (una bolletta dell’acqua, dell’elettricità o del gas);
  • Certificato di stato libero (da richiedere in Consolato)
  • Certificato di legislazione (certificat de législation et coutume, da richiedere in Consolato);
  • Certificato di nascita plurilingue (da richiedere presso il proprio ultimo comune di residenza in Italia).

Per richiedere i documenti in Consolato, clicca qui

QUALI DOCUMENTI PRESENTARE PER I TESTIMONI?

Per i propri testimoni, dovrai essere in possesso delle seguenti informazioni:

  • Nome
  • Data e luogo di nascita
  • Occupazione
  • Residenza

A conferma di quanto dichiarato, occorrerà presentare una copia del documento di identità o passaporto di ogni testimone.

matrimonio in Francia
Voglio sposarmi, ma dove posso celebrare il matrimonio?

Le opzioni per celebrare il proprio matrimonio in Francia sono tre. Il matrimonio religioso, quello civile presso la Mairie del vostro domicilio oppure in Consolato.

Potrai anche decidere di celebrare un matrimonio religioso in Italia o in un altro paese. O, ancora, un matrimonio civile in Italia o in un altro paese, producendo esattamente la documentazione elencata sopra. Il primo passo sarà rivolgerti al Servizio Civile del Consolato

Qualunque sia la scelta del rito, la celebrazione del matrimonio deve essere sempre preceduta dalla pubblicazione che deve essere richiesta:

  • al Consolato Generale di Parigi nel caso in cui almeno uno degli sposi sia residente nella Circoscrizione di questo Consolato Generale;
  • o all’Ufficiale di Stato Civile del Comune di residenza nel caso in cui uno degli sposi sia residente in Italia.

matrimonio in Francia
Vivo in Francia, a chi posso rivolgermi per le pubblicazioni?

Per richiedere le pubblicazioni di matrimonio in Francia, dovrai inviare al Consolato (per email all’indirizzo matrimoni.parigi@esteri.it) questa  documentazione:

La richiesta di pubblicazioni va inoltrata almeno tre mesi della data del matrimonio. Durante questo lasso di tempo, l’ufficiale di stato civile potrà verificare i documenti e chiederti di presentare quelli mancanti, se necessario, oltre che appurare l’inesistenza di impedimenti. A questo punto verrai convocato/a con il tuo partner per sottoscrivere il processo verbale di pubblicazione (non dimenticando un documento d’identità!). Se uno dei due sposi non potrà recarsi all’appuntamento, l’altro potrà farsi rappresentante, munendosi di una procura

Se vuoi celebrare il matrimonio religioso con effetti civili, al momento della sottoscrizione del verbale di pubblicazioni, dovrai presentare anche l’originale della richiesta di pubblicazioni di matrimonio indirizzata “All’Ufficiale dello Stato Civile del Consolato d’Italia a Parigi” rilasciata dal Parroco o da altro Ministro di culto ammesso.

Terminato il periodo di pubblicazione, l’Ufficio Matrimoni rilascerà un certificato di non-opposizione e la delega alla celebrazione del matrimonio da presentare all’Ufficiale di Stato Civile del Comune dove il matrimonio verrà celebrato o  alla Parrocchia/Ministro di Culto.

Il matrimonio dovrà essere celebrato entro 180 giorni successivi alla pubblicazione.La tassa consolare per la pubblicazione di matrimonio è di 22 euro da corrispondersi in contanti presso la cassa di questo Consolato il giorno della convocazione.

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Voglio sposare uno straniero, come faccio?

Se vuoi sposare una persona non italiana, questa dovrà richiedere all’Autorità del Paese di appartenenza il “nulla osta” o la “capacità matrimoniale” alla celebrazione del matrimonio  (rilasciato dalle Rappresentanze Diplomatico-consolari estere accreditate in Italia) e presentarlo al Consolato al momento della sottoscrizione del processo verbale di pubblicazioni.

NOTA BENE: Per ragioni organizzative e a causa dell’ingente mole di richieste che pervengono a questo ufficio di stato civile, si informa che le richieste di pubblicazioni saranno evase in ordine di data prevista per la celebrazione e non di arrivo della richiesta stessa.

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E se volessi sposarmi in Consolato ?

Il primo requisito è quello di avere la cittadinanza italiana, poiché possono essere celebrati in Consolato solo i matrimoni tra italiani. Per poter usufruire di questo servizio, dovrai  contattare l’Ufficio Matrimoni al fine di verificare la disponibilità delle sale, di vagliare le diverse opzioni di celebrazione e depositare la richiesta di pubblicazioni di matrimonio. Sarà poi cura dell’Ufficio procedere alle pubblicazioni e fissare di comune accordo la data della celebrazione.

matrimonio in Francia
E se volessi celebrare il matrimonio in un altro paese?

In questo caso, dovrai rivolgerti all’autorità competente del Paese dove si intende contrarre il matrimonio e alle Rappresentanze consolari italiane in loco, tenendo a mente che in ciascun Paese le leggi in materia matrimoniale potrebbero variare.

matrimonio in Francia
Cosa fare dopo aver celebrato il matrimonio in Francia? 

I nostri migliori auguri per il tuo matrimonio. Se hai celebrato il matrimonio in Italia, la prima cosa da fare perché il tuo matrimonio sia riconosciuta sarà presentare una richiesta di trascrizione direttamente al proprio Comune di iscrizione AIRE (in questo caso è necessario rivolgersi all’Ufficio di Stato Civile comunale) oppure al Consolato. Questa richiesta può essere inviata via posta.

Se, invece, hai celebrato il matrimonio in Francia, per poterlo trascrivere dovrai presentare i seguenti documenti:

  • modulo di richiesta compilato e firmato;
  • fotocopia dei documenti d’identità degli sposi;
  • giustificativo domicilio;
  • atto di matrimonio in formato plurilingue IN ORIGINALE (le fotocopie non sono accettate).

stipulare un pacs
Cosa è il PACS?

Il PACS è un patto di solidarietà civile che regola i rapporti tra due persone che desiderano organizzare la loro vita insieme. I cittadini italiani che desiderano sottoscrivere in Francia un Pacte Civil de Solidarité (PACS) devono prioritariamente prendere contatto con il Tribunale o il Comune (Mairie) francese per verificare le condizioni e i documenti richiesti e per fissare la data della sottoscrizione.
Tuttavia, occorre tenere a mente che il PACS non è assimilabile ad alcun istituto previsto dall’ordinamento italiano e, per questo motivo, non produce effetti giuridici in Italia.

stipulare un pacs
Perché optare per il PACS?

Il PACS implica alcuni obblighi economici e sociali dei partner. Questi, infatti, devono:

  • aiutarsi reciprocamente, mutuo e materiale. Le cui modalità sono determinate proprio nel patto
  • essere responsabili nei confronti di terzi per i debiti contratti da uno di loro rispetto alle necessità della vita corrente e per le spese che riguardano l’alloggio comune

stipulare un pacs
Cosa devo sapere sul PACS?

Quando si opta per il PACS (Pacte civil de solidarité) è importante tenere a mente:

  • Il Pacs obbliga alla residenza in comune;
  • Se uno dei due partner lascia il domicilio comune o muore, l’altro partner ha diritto di subentrare nell’affitto dell’appartamento;
  • La previdenza sociale si estende al proprio partner, ma, contrariamente al matrimonio, si perdono: il sussidio dei vedovi e quello per genitori soli;
  • Dal punto di vista fiscale, la dichiarazione delle tasse deve essere fatta in comune;
  • Se un grave accadimento colpisce uno dei due partner (un incidente o un lutto) l’altro partner può richiedere dei giorni di congedo dal lavoro.

stipulare un pacs
Chi può stipulare un PACS?

Per stipulare un PACS i partner, devono essere maggiorenni ed essere legalmente capaci, non devono avere legami familiari diretti, né essere già sposati o conviventi in unione civile con terzi.

stipulare un pacs
Dove stipulare un PACS?

Piccola premessa. Dal 1° novembre 2017 i compiti del tribunale distrettuale in materia di PACS (patto civile di solidarietà) sono stati trasferiti all’ufficiale di stato civile del municipio. 

Per registrare la dichiarazione PACS congiunta, i partner che hanno la residenza comune in Francia devono contattare:

l’ufficiale di stato civile (presso il municipio) del comune in cui stabiliscono la residenza comune,

• o un notaio.

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Quali documenti servono per stipulare un PACS?

Per stipulare un Pacs occorre produrre una serie di documenti. Recuperarli tutti potrebbe richiedere del tempo. Questi sono:

  • L’accordo stipulato dai due partner (non fornito).
  • Il modulo di dichiarazione congiunta per la conclusione di un PACS comprensivo del certificato di residenza giurato comune e la dichiarazione giurata di assenza di vincolo familiare.
  • Copie fronte-retro dei documenti d’identità validi di entrambi i partner (+ gli originali da presentare il giorno della registrazione).
  • Copie integrali (o estratto del certificato di filiazione) degli atti di nascita di entrambi i partner con data inferiore a 3 mesi o meno di 6 mesi se la persona è straniera e nata all’estero.

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Posso stipulare un PACS anche se sono nato all’estero?

La risposta è sì. Che tu sia nato in Francia o in Italia o che tu voglia legarti ad una persona nata in Francia o all’estero, puoi stipulare un PACS. Tuttavia, in questo caso, la lista di documenti da produrre si allunga:

  • L’atto di nascita di età inferiore a 6 mesi.
  • L’atto di nascita deve essere accompagnato dalla sua traduzione effettuata da un traduttore giurato presso la corte d’appello.
  • Certificato di celibato e/o il certificato di legislazione (MODULO) rilasciato/i dal Consolato Generale
  • Un certificato non Pacs di durata inferiore a 3 mesi, che si può richiedere al Servizio Centrale di Stato Civile – elenco civile utilizzando il modello Cerfa 12819*05.
  • Se il partner risiede in Francia da più di un anno, un certificato di mancata iscrizione nel registro civile per verificare l’assenza di tutela o curatela. Deve essere richiesto tramite posta, fax (in caso di emergenza) o e-mail al Servizio Centrale dello Stato Civile – anagrafe (specificando cognome, nome, data e luogo di nascita e indirizzo al quale dovrà essere inviato il certificato). 

Per fare richiesta al Service central d’état civil – Répertoire civil – Ministère des affaires étrangères, occorre inviare una lettera. In caso di PACS, per ogni richiesta di attestation de non-inscription au répertoire civil di persone nate all’estero, occorre scrivere al seguente indirizzo: Service central d’état civil Département « Exploitation » Section PACS 11, rue de la Maison Blanche – 44941 Nantes Cedex 09

Per telefono 08 26 08 06 04Per mail pacs.scec@diplomatie.gouv.fr

stipulare un pacs
Quali documenti presentare se uno dei due partner è divorziato o vedovo ?

Anche in questo caso la lista dei documenti da presentare si amplia. In questi casi specifici, occorrerà presentare:

  • Una copia del libretto di famiglia corrispondente alla(e) precedente(i) unione(i) con menzione del divorzio.

La copia del libretto di famiglia corrispondente alla vecchia unione che menziona la morte o la copia integrale del certificato di nascita dell’ex coniuge con menzione della morte oppure copia integrale del certificato di morte dell’ex coniuge.

trascrizione atto di nascita
Ho avuto un figlio, cosa devo fare ?

Congratulazioni per il lieto evento!

Nella maggior parte degli ospedali in cui nascono i bambini non è presente una permanenza della Mairie (il Comune). Questo significa che una volta ricevuto dall’ospedale il certificato di nascita, il secondo genitore ha cinque giorni di tempo per andare alla Mairie di appartenenza dell’ospedale e dichiarare la nascita. Oltre al certificato di nascita, dovrai avere il tuo documento d’identità e il riconoscimento anticipato congiunto

In comune, potrai ottenere immediatamente l’atto di nascita. Richiedine più copie, qualcuna anche in formato plurilingue.

trascrizione atto di nascita
Cos’è il riconoscimento anticipato? Dove lo posso richiedere e a cosa serve?

Forse non ne hai mai sentito parlare, ma in Francia è prassi che i genitori riconoscano un nascituro nel corso della gravidanza. Per farlo, occorre recarsi all’Ufficio dell’État Civil della tua Mairie di residenza, in coppia e con un documento d’identità valido e richiedere un riconoscimento prenatale congiunto. Questo documento tutela il nascituro in caso succeda qualcosa ad uno dei due genitori, ma soprattutto semplifica la vita dei genitori all’interno della burocrazia francese ed italiana. Come accennato precedentemente, questo documento serve per la registrazione dell’atto di nascita in Comune.

Successivamente, sarà utile alle coppie non sposate per la trascrizione dell’atto di nascita in Italia. Si raccomanda di richiedere alle competenti Autorità francesi un riconoscimento prenatale congiunto e non solo paterno, in modo di evitare che dopo la nascita la madre debba recarsi in Consolato per la firma dell’atto pubblico in cui riconosce il neonato.

trascrizione atto di nascita
Come trascrivo la nascita in Italia? Come procedere con l’iscrizione A.I.R.E.?

Qualora il neonato abbia uno o due genitori italiani, il/i genitore/ii italiano/i deve/devono far trascrivere il suo atto di nascita presso il Comune di iscrizione A.I.R.E. e se il bambino risiederà nella circoscrizione consolare, iscriverlo all’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero (A.I.R.E.).

Una volta inviata la richiesta di trascrizione, i genitori potranno richiedere il passaporto del nuovo arrivato.

Per ogni ulteriore informazione, l’ufficio di stato civile del Consolato Generale d’Italia a Parigi è contattabile la seguente indirizzo email: statocivile.parigi@esteri.it.

avere un figlio in Francia
Ho diritto ad un sussidio per la nascita di un figlio?

In Francia è possibile richiedere degli aiuti alla CAF, cui occorrerà iscriversi durante la gravidanza per poter beneficiare dei sussidi.

Prima della nascita potrai richiedere la Prime de naissance. Si tratta di un premio, erogato una volta sola ed accordato in base al tuo reddito. 

Per i bambini, da 0 a 3 anni, la CAF eroga l’Allocation de base, ovvero un sussidio di base, il cui importo varia da 91 a 182 euro al mese in base al tuo reddito. Questa viene versata dal mese successivo alla nascita fino al mese che precede il terzo compleanno del bambino/a. In caso di gemelli, i sussidi sono versati in base al numero dei bambini.